Il Margherita di Savoia si trova nel Centro Storico di Napoli, che costituisce un agglomerato urbano eterogeneo. In questo territorio il tessuto economico-sociale è molto vario, con la coesistenza di realtà diverse, come piccole attività artigianali e attività commerciali al fianco di servizi e istituzioni preposte alla formazione e all’istruzione. Un altro elemento importante del contesto è l’accessibilità del ricco patrimonio artistico e culturale della città (musei, teatri, siti archeologici e storici) e l’adesione ad iniziative promosse dagli Enti territoriali e nazionali. Tutte queste risorse fanno in modo che il territorio su cui si trova l’Istituto costituisca un autentico laboratorio permanente.
Vi è una notevole presenza di studenti provenienti da quartieri diversi da quello in cui la scuola è ubicata, o addirittura da comuni limitrofi, resa possibile dalla posizione della scuola che è comunque ben collegata tramite i mezzi pubblici. Ciò è dovuta alla ricca offerta di indirizzi presenti nell’Istituto e alla qualità della formazione, che fanno in modo che la scuola sia una opzione valida nonostante la distanza. La stessa eterogeneità delle provenienze degli alunni della scuola costituisce un elemento di peculiare ricchezza culturale.
Il background familiare si attesta su livelli medio-bassi; il contesto socioeconomico di provenienza riflette quello del territorio, con alcuni casi di alunni provenienti da famiglie svantaggiate. Gli studenti sono comunque preparati ad affrontare un percorso liceale che richiede impegno costante e sussidi didattici che spesso le famiglie non possono garantire, ma che la scuola si impegna a fornire. Il rapporto degli studenti con la scuola è buono, e non si evidenzia una particolare tendenza a percepirla come una istituzione inutile o secondaria.
La partecipazione dei genitori è in incremento e si attesta su livelli medio-alti ai colloqui, ma il grado di coinvolgimento e di propositività non sempre risulta incisivo.
La scuola è dotata di tre diversi laboratori didattici, di Fisica, di Chimica e di Biologia, che risultano ben forniti di materiali e strumentazioni; è notevole anche la collezione di numerosi artefatti storici per la didattica scientifica conservati nei laboratori, retaggio del passato della scuola come istituto magistrale.
Il nostro intervento si è finora sviluppato coordinandoci con i docenti di alcune sezioni dell’indirizzo scientifico e musicale. Le classi coinvolte fino ad ora sono state il primo, secondo e quarto anno del liceo scientifico e il terzo anno del liceo musicale.
Gli argomenti concordati con i docenti e poi trattati sono stati cinematica e descrizione dei moti con le sezioni dei primi tre anni, e un percorso più breve sulle basi dei circuiti con la classe quarta. Le attività si sono svolte una volta a settimana nel laboratorio di fisica della scuola, cosa che ci ha permesso anche di utilizzare il numeroso materiale presente e non sempre usato come supporto alle esperienze.
Per quanto riguarda il percorso con gli studenti più giovani, il grosso delle attività si è incentrato sull’utilizzo di un motion detector che utilizza ultrasuoni per osservare, registrare e descrivere moti vari, da quello di una persona che cammina all’oscillazione di un peso attaccato a una molla.
Le attività con la classe quarta hanno invece utilizzato generatori ed elementi circuitali vari per un percorso sulla costruzione e il funzionamento dei circuiti elettrici, che ci ha portato a verificare la legge di Ohm e scoprirne i limiti di validità.
Elettricità e circuiti